Vaccino Covid. Ecco le indicazioni del ministero della Salute su come organizzare la prima fase

Quotidiano Sanità 30 dicembre 2020

Vaccino Covid. Ecco le indicazioni del ministero della Salute su come organizzare la prima fase

Confermato il target primario degli operatori sanitari e socio sanitari e del personale e residenti nelle Rsa. Individuati tre punti vaccinali: uno ospedaliero, uno territoriale e uno nelle Rsa. Per ognuno individuate procedure e standard di personale per la prima fase della campagna rivolta al personale sanitario e socio sanitario e agli ospiti delle Rsa. LA CIRCOLARE DEL MINISTERO.

29 DIC – Il Ministero della Salute ha diramato una nota alla vigilia di Natale con le raccomandazioni per l’organizzazione della campagna vaccinale contro il Covid.

Nella nota si ribadisce che, considerata la disponibilità iniziale di un numero di dosi limitato, “in questa prima fase della campagna di vaccinazione anti-SARS-CoV-2/COVID-19 si opererà con l’obiettivo di massimizzare il risultato, concentrando le risorse sulla protezione del personale dedicato a fronteggiare l’emergenza pandemica e sui soggetti più fragili (operatori sanitari e sociosanitari e del personale ed ospiti dei presidi residenziali per anziani). Con l’aumento della disponibilità di vaccini si procederà con la vaccinazione delle altre categorie a rischio e successivamente alla vaccinazione della popolazione generale”.

La nota individua poi le diverse fasi in cui è articolato il processo vaccinale che comprendono organizzazione, programmazione, svolgimento e monitoraggio delle sedute vaccinali prevedendo i seguenti momenti per ogni soggetto da vaccinare:
– Accoglienza/accettazione
– Counselling

– Anamnesi pre-vaccinale e consenso informato
– Ricostituzione del vaccino (ove prevista)
– Somministrazione della vaccinazione
– Registrazione della vaccinazione
– Periodo di osservazione

Tenuto conto che la somministrazione del vaccino richiede meno tempo rispetto agli altri momenti e che il periodo di osservazione post vaccinazione deve durare almeno 15 minuti, occorre utilizzare modalità organizzative e procedurali in grado di ottimizzare il più possibile le tempistiche delle altre attività, anticipando ad esempio la fase di counselling attraverso attività di comunicazione e informazione rivolte ai soggetti target e garantendo l’informativa relativa al consenso informato (vedi modulo allegato) in un momento preliminare e indipendente dalla seduta vaccinale.

La complessità e vastità della campagna richiedono poi l’organizzazione delle attività vaccinali in centri vaccinali supplementari rispetto a quelli già presenti per le attività vaccinali di routine e che consentano l’effettuazione di un numero di vaccinazioni ben superiore rispetto allo standard.

In questa prima fase il Ministero ha individuato tre punti vaccinali rimandando a comunicazioni successive l’organizzazione di punti di vaccinazione per la popolazione generale.

Al momento i punti vaccinali individuati sono:
– Punto Vaccinale Ospedaliero (PVO) destinato alla somministrazione del vaccino agli operatori sanitari e sociosanitari delle strutture sanitarie
– Punto Vaccinale Territoriale (PVT) per la vaccinazione degli operatori sanitari che svolgono attività extra-ospedaliera
– Punto Vaccinale in Struttura Residenziale (PVSR) per l’attività di vaccinazione dei dipendenti e degli ospiti dei presidi residenziali per anziani che dovrà essere garantita presso la struttura stessa

Per ognuno di questi punti vaccinali la nota individua standard organizzativi e di personale dedicato in relazione al loro dimensionamento.

29 dicembre 2020
© Riproduzione riservata

Allegati:

 

Modulo consenso informato
La nota del ministero

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