COMUNICATO STAMPA – COVID-19 DL CURA ITALIA “RITIRATE IMMEDIATAMENTE GLI EMENDAMENTI INACCETTABILI “

                                                                                             Comunicato stampa

 

Covid-19. DL Cura Italia.  “Ritirate immediatamente gli emendamenti inaccettabili”

 

Nella discussione al Senato sulla conversione del Dl ‘Cura Italia’ sono stati presentati alcuni emendamenti che prevedono una sostanziale immunità per le strutture sanitarie in caso di danni agli operatori. Tali emendamenti offendono medici e operatori sanitari e vanno ritirati subito.

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Bologna aderiscono e fanno proprio il comunicato degli Ordini dei Medici della Sardegna qui di seguito riportato

“Gli ordini dei medici chirurghi e odontoiatri delle provincie di Cagliari, Nuoro, Oristano e Sassari, esprimono grande preoccupazione e disappunto per quanto sta accadendo in riferimento agli emendamenti che si stanno presentando in Senato al Decreto Curaitalia, in particolare modo per le immunità che si stanno cercando di adottare a favore delle strutture sanitarie in caso di danni agli operatori.

“Proposte crudeli e offensive che offendono la dignità degli operatori tutti, medici e infermieri per primi” e di concerto con tutti gli altri ordini italiani chiedono il ritiro degli emendamenti presentati.

A ieri erano 77 i medici morti in Italia a causa del COVID19. Solo in Piemonte oltre 60 sono ricoverati in condizioni serie. Dei medici risultati positivi al COVID 19 si è perso ormai il conto, ma si stima che il 15% degli operatori sia stato contagiato.

A fronte di questi dati, nella discussione al Senato sulla conversione in legge del decreto Curaitalia(il dl n.18 del 17 marzo) sono stati presentati degli emendamenti che prevedono una sostanziale immunità per le strutture sanitarie e per i soggetti preposti alla gestione della crisi sanitaria, in riferimento agli avventi avversi accaduti durante la pandemia da COVID 19e in particolare “in caso di danni agli operatori”.

Gli emendamenti, con sfumature diverse in base al proponente, sostengono tutti lo stesso concetto: <>. I proponenti sono esponenti delle forze di governo e di opposizione.

Dunque nessuna colpa se i DPI non sono arrivati, se i tamponi non si sono potuti fare, se i respiratori e i caschi non sono stati forniti in numero sufficiente, se la gravità dell’epidemia è stata sottostimata, se l’organizzazione è stata incapace, incerta, lenta e lacunosa.

Nessuno può indagare. Noi medici siamo stati definiti eroi che devono lavorare con abnegazione e spirito di servizio, e tanto basta.

Si piangono i pazienti, ma non si potrà verificare se i sanitari sono stati messi nelle condizioni di curare con tutti gli strumenti possibili. E se sono stati tutelati o mandati ad ammalarsi nell’esercizio della loro professione.

Questi emendamenti sono crudeli, sprezzanti e offensivi per una categoria che sta lavorando e combattendo a mani nude, emendamenti inaccettabili in uno Stato di Diritto.

Gli ordini dei medici della Sardegna chiedono ai proponenti il ritiro immediato di quanto presentato, chiedono le loro scuse agli operatori tutti e al Paese per aver pensato di assolvere a priori le strutture sanitarie e le istituzioni che avevano la responsabilità e il dovere di tutelarci tutti. Tutta l’Italia è al nostro fianco”.

 

 

 

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